L’inizio del viaggio in Anglona
Potremmo iniziare il nostro viaggio dal magnifico mare di Stintino, dalle dolci dune di Arbus o dalle lussuose ville della Costa Smeralda. Ma la curiosità ci guida in un luogo più appartato, non conosciuto quanto i precedenti, ma estremamente suggestivo.
Il nostro sguardo si muove da Lu Bagnu, piccola località vicino Castelsardo e facilmente raggiungibile da Porto Torres e Sassari, sulle verdi colline che ci circondano… il verde è colore dell’isola nei primi mesi dell’anno. Il vento, ancora un poco freddo, sposta le nuvole in cielo, in un’alternanza di luci e ombre.
Così la nostra macchina imbocca la strada che sale per 5 km, nella valle tra le colline, e raggiungiamo il piccolo paese di Tergu.
Tergu è una località molto tranquilla, con circa 600 abitanti, e senza grandi strutture turistiche; le attività principali sono quelle legate all’agricoltura.
Il piccolo paese di Tergu
Secondo la tradizione il nome di Tergu è stato scelto anticamente, per motivi religiosi, quale Gerico, come richiamo alla più nota città del medio oriente; il nome si è poi trasformato nel corso dei secoli, prima in Zerigu e poi in Tergu.
Dopo esserci addentrati nel paese seguendo la strada principale, c’imbattiamo al prima incrocio in un tabellone raffigurante la mappa del comune. Queste sono le principali attrazioni evidenziate:
- La chiesa di Nostra Signora di Tergu
- La valle dell’inferno
- L’altopiano di Jana Cugnada

Lasciando la valle e l’altopiano come mete di successive esplorazioni durante i mesi più caldi, proseguiamo lungo il breve rettilineo che porta all’antica chiesa e piazziamo la macchina nell’ampio parcheggio.


L’antica chiesa
La chiesa sorge in un’area rettangolare di circa 3000 metri quadrati, racchiusa da un antico muro in pietra. Nella parte meridionale possiamo osservare i resti di alcuni muri, per lo più basamenti: è quanto rimane del chiostro e dell’antica struttura del monastero medievale. Nell’area sono presenti altre rovine, come la cisterna o alcune pietre tombali, e ci permettono di immaginare quale fosse l’aspetto dell’antico monastero.
Nostra Signora di Tergu fu probabilmente costruita nell’XI secolo e, dopo un millennio, rimane una delle più impressionanti chiese romaniche della Sardegna. A differenze della parte del monastero in rovina, la costruzione principale in pietra rossa è complessivamente integra e ben conservata; la facciata è un gioiello di perfezione geometrica, osservabile nella disposizione di archi e colonne, ma anche nei dettagli: la parte superiore è caratterizzata da due singolari colonne a zigzag, dal bel rosone e altre suggestive decorazioni. Alla sommità della facciata sono inoltre visibili le basi di altre colonne non più presenti: è la testimonianza di un ulteriore livello costruttivo, poi crollato in passato.

All’interno possiamo addentrarci nella navata unica, essenziale e armoniosa, alla cui fine è posto un bell’altare ligneo. Procedendo con la visita, osserviamo altri particolari degni di nota, quale un arazzo del XX secolo e una sorprendente, seppur moderna, ricostruzione dell’Arca dell’Alleanza, nel transetto di destra.
Un alone di mistero pervade questo luogo… nella attesa che futuri scavi archeologici possano portare alla luce nuove scoperte e rivelazioni!