Non lontano dalla suggestiva cittadina di Alghero e dalle sue belle spiagge, si trova la Necropoli di Anghelu Ruju, uno dei siti archeologici più importanti e affascinanti della Sardegna. Scoperta casualmente nel 1903, questa antica necropoli offre ai visitatori un’esperienza unica, in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Un paesaggio segnato dalla Storia
Appena giunti alla necropoli, ci immergiamo in un paesaggio che evoca tranquillità e mistero, circondati da vigneti e dolci colline. Il silenzio del luogo è rotto solo dal canto degli uccelli e dal fruscio del vento tra le fronde degli alberi…
Camminiamo lungo i sentieri che conducono alle tombe, osservando attentamente… La necropoli, che risale al periodo prenuragico (circa 3300-2800 a.C.), è composta da una serie di ipogei, scavati nella roccia calcarea e utilizzati nel corso dei secoli.
Fascino dei tempi antichi
Ogni tomba racchiude una storia diversa, con le sue decorazioni e caratteristiche uniche, offrendo un affascinante sguardo su riti e usanze di un tempo lontano. La struttura di queste grotte artificiali varia, in base al periodo di costruzione e alle caratteristiche del terreno: quelle più antiche sono a pozzetto con planimetria irregolare, mentre le più recenti hanno una struttura più regolare a corridoio, disposte a generalmente a T o a raggiera.
All’interno non mancano i dettagli e le decorazioni: gradini, pilastri, cornici, incisioni…
Nel corso degli scavi archeologici, sono stati recuperati numerosi manufatti, tra cui vasellame, gioielli, figurine votive, che testimoniano come la necropoli sia stata usata per lungo tempo.
Una visita alla Necropoli di Anghelu Ruju è indubbiamente un’esperienza appagante, un’immersione emozionante nel paesaggio e nella storia della Sardegna.
