Ottana è un piccolo paese dell’entroterra, situato vicino alle montagne della provincia di Nuoro… Si tratta di centro abitato, ad oggi di 2300 abitanti, da sempre legato alla pastorizia; negli ultimi secoli si sono sviluppate anche attività di tipo agricolo, artigianale e industriale.

La tradizione

Passiamo da Ottana quasi per caso, durante uno dei nostri viaggi nella Sardegna centrale e ci imbattiamo lungo la strada proveniente da Bolotana in un curioso monumento… Si tratta di una statua, alta alcuni metri, che rappresenta le due maschere locali più famose, ispirate alla tradizione agropastorale. Da un lato c’è la figura del Boe (che rappresenta il bue e, più in generale, gli animali), dall’altro quella del Merdule (che rappresenta il guardiano degli animali).

Ottana statua di Boe e Merdule

Queste maschere compaiono nelle manifestazioni paesane, nel periodo di carnevale, e già ci è capitato d’incontrarle durante altre sfilate in Sardegna; le vedemmo, infatti, sfilare al Carnevale di Orani e alla Cavalcata Sarda. A Ottana c’è però un altro monumento molto più antico ed estremamente affascinante… Un piccolo tesoro che incontriamo qualche centinaio di metri più avanti…

Il tesoro di Ottana: la chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola sorge su un bel dosso erboso, nel centro del paese, a cui si accede da una scalinata. È dedicata a San Nicola di Mira e caratterizzata da un colore bruno scuro derivante dall’utilizzo di pietra trachite. Indubbiamente è una splendida chiesa, silenziosa, semplice e suggestiva, in stile romanico, a navata unica con copertura in legno e volte laterali a botte. Fu cattedrale sino all’anno 1503.

Ottana, vista del parco e della chiesa
Ottana, vista della ex-Cattedrale di San Nicola
Interni della chiesa di San Nicola di Ottana

All’interno della chiesa si trovano il bel crocefisso ligneo del ‘500, un pulpito con capitelli romanici e, nel transetto nord, il dipinto detto la “Pala di Ottana” o “Pala dei Santi Francesco d’Assisi e Nicola di Bari”. Quest’ultimo fu realizzato su tavola a fondo dorato ed è attribuito al cosiddetto “Maestro delle Tempere Francescane”, pittore napoletano del 1300; l’opera ritrae le scene di vita dei due santi.
Vi abbiamo condotti fin qua e ora lasciamo che siate voi a concludere l’esplorazione: grazie al virtual tour potrete muovervi nell’ex-cattedrale e scoprirla… Buon viaggio!

Link Virtual Tour

L'Autore

Esploratore e scopritore nell'isola di Sardegna. Autore del blog Sardinia 4 Emotions, per condividere emozioni ed esperienze vissute in questa magica isola.