Nel territorio di Ozieri, nel nord Sardegna, non lontano dalla celebre Basilica di Saccargia, sorge l’ex-cattedrale di Sant’Antioco di Bisarcio, uno dei più grandi monumenti del romanico sardo.
Vi raccontiamo di una nostra visita avvenuta durante l’autunno di qualche anno fa…
La chiesa sorge in aperta campagna sui pendii collinari, circondata da un paesaggio verdeggiante e quasi fiabesco. Sebbene sia raggiungibile in auto preferiamo percorrere a piedi il tratto di scalinata che, dai casolari sottostanti, risale i pendii su cui sorge l’edificio.
Il percorso in leggera salita è un’esperienza quasi mistica… mentre ci avviciniamo ad un luogo denso di storia e di spiritualità, alle nostre spalle la vista sulla Piana di Ozieri si fa man mano più ampia e spettacolare.
Nell’ultimo tratto il sentiero pedonale, costeggia la parete sud della chiesa, permettendo di ammirare un’imponente torre campanaria, priva della parte sommitale.
Raggiungiamo il piazzale di fronte all’edificio e la facciata dell’ex-cattedrale ci racconta la sua storia… Una storia travagliata, che emerge dall’alternanza di stili e di varianti costruttive. Se da un lato la facciata mostra elementi architettonici eleganti, dall’altro stupisce per l’assenza di simmetria.
Attorno a noi c’è un ampio cortile circondato da resti di mura. Testimonianze di un passato che merita di essere raccontato…
La Storia
Il nome Bisarcio deriva dall’antico villaggio che sorgeva nelle vicinanze dell’attuale chiesa, in epoca medievale. Di questo centro abitato ormai rimangono solo poche tracce. Non si conosce con esattezza la data di fondazione della Basilica, ma il suo nome veniva riportato già nei documenti del 1090 D.C.. La chiesa venne distrutta a causa di un incendio e ricostruita attorno alla metà del XII secolo. Nel secolo successivo venne aggiunto l’elegante portico di fronte all’ingresso. Nel Cinquecento un crollo nella parte sinistra della chiesa e la successiva ricostruzione conferirono all’edificio l’aspetto che ancora oggi possiamo osservare.
Per tutto il basso medioevo la chiesa fu sede della Diocesi di Bisarcio, poi soppressa nel 1503.
In epoca moderna presso la Basilica si svolgono i festeggiamenti in onore di Sant’Antioco, patrono di Ozieri, suddivisi in due date; nei mesi di maggio-giugno si svolgono le rievocazioni medievali, mentre il 13 novembre le cerimonie religiose.
Gli interni
Dal portico si accede alla chiesa. L’edificio presenta una pianta a 3 navate; quella centrale ha soffitto in legno, mentre quelle laterali presentano volte a crociera. L’atmosfera, con luce soffusa che entra dalle piccole monofore, invita al raccoglimento.
Una particolarità dell’edificio è la presenza, al piano superiore sopra il porticato, di quella che era l’antica cappella vescovile.
Nelle vicinanze
Tutto il territorio del comune di Ozieri racchiude numerosi tesori archeologici e alcuni tra questi si trovano proprio nelle vicinanze di Sant’Antioco di Bisarcio, a poche centinaia di metri.
Tra le rocce dei pendii a nord sono stati rinvenuti i dipinti preistorici del Riparo di Luzzanas; si tratta di dipinti rupestri rappresentanti figure antropomorfe.
Verso ovest invece si trovano i resti del Nuraghe Mannu.