Secondo la tradizione locale, il paese di Sorso fu teatro di diversi miracoli nel passato, legati alla figura della Beata Vergine. E tutt’oggi nel territorio di questo comune sono presenti luoghi di culto e monumenti dedicati alla Madonna “Noli Me Tollere”.
Sorso sorge sulle colline della Romangia, nella Sardegna settentrionale, in una zona abitata fin dall’antichità; l’insediamento attuale ebbe origine in epoca romana e assunse grande importanza nel medioevo.
L’apparizione della Beata Vergine
Si narra che, attorno al 1200, un muto si trovasse nei pressi della spiaggia detta “Rena Bianca”, nella zona dell’odierna Marina di Sorso. All’uomo apparve la Vergine Maria che lo invitò a recarsi in paese, per chiedere ai Sorsesi di raggiungerla e venire ad accoglierla presso la spiaggia. Il muto facendo quanto richiesto, miracolosamente, iniziò a parlare.
Ma questo non fu l’unico prodigio! Quando i Sorsesi scesero in processione per trovare la Vergine Maria non la videro. Nel luogo dell’apparizione era però presente una statua della Madonna col Bambino, che venne recuperata e trasportata fino al centro abitato, nella chiesa di Sorso.
Il giorno dopo la statua scomparve dalla chiesa e venne successivamente ritrovata nei pressi di un olivastro, non lontano dal paese. I Sorsesi recuperarono la statua e la riportano nella chiesa. L’episodio della sparizione si ripetè nei giorni successivi e la statua fu ritrovata nuovamente presso l’olivastro. Questa volta, ai piedi della statua era presente un’incisione con la scritta “noli me tollere” (in latino “non mi togliere”).
I Sorsesi interpretarono quel segno come la volontà di Maria e decisero di fondare in quel punto un santuario in cui conservare il simulacro della Madonna col Bambino.
Nei secoli successivi, la chiesa inizialmente costruita fu sostituita da un nuovo santuario, a cui venne affiancato il convento dei Frati Cappuccini.
Fu proprio ai Frati Cappuccini che si deve la trascrizione delle vicende e dei miracoli di cui vi abbiamo parlato.
Il Santuario a Sorso
La chiesa che oggi possiamo ammirare nella zona nord di Sorso è di origine secentesca, con una facciata caratteristica in cui si alternano strisce bianche e nere di marmo. L’interno ha una pianta semplice a navata singola, con cappelle laterali.
Nell’altare è conservata tutt’oggi la statua della Madonna col Bambino.
Gli affreschi sulle volte della chiesa sono più recenti, risalenti al novecento, e ritraggono alcune scene legate all’apparizione e ai successivi eventi.
Ogni anno il 26 maggio a Sorso si festeggia la ricorrenza dell’apparizione con una processione nelle vie del centro e messe nel Santuario.
La cappella in località Predugnanu
A nord del paese, lungo la strada che conduce verso Marina di Sorso, in località Predugnanu troviamo una moderna statua raffigurante la Beata Vergine col Bambino. Un’opera che ci fa capire ancor di più quanto sia profondo il culto mariano nella fede locale.
In questo luogo, sempre secondo le tradizioni, durante la processione per portare la statua in paese in seguito al ritrovamento, la Madonna lasciò un’impronta del suo piede in una pietra.
Oggi, qui troviamo una piccola cappella dedicata anch’essa alla Madonna “Noli Me Tollere”, immersa in uno scenario di grande quiete. Tutt’attorno ammiriamo gli alberi e la campagna e, più lontane, le colline di Romangia e d’Anglona.