Il comune di Arzachena occupa una vasta area nel nord est della Gallura. Questo territorio è conosciuto per le località di mare, ma anche per i numerosi monumenti archeologici di epoca nuragica e prenuragica presenti dell’entroterra.

La cittadina di Arzachena è situata su pendii collinari che formano una sorta di terrazza naturale, con vista sulle montagne Galluresi.

Arzachena

A poco meno di cinque chilometri a sud-est del centro abitato parte l’itinerario che vi descriveremo oggi, a contatto con storia e natura.

Il Nuraghe La Prisgiona

Circondato da una rigogliosa vegetazione, su altopiano ondulato, si trova il complesso nuragico di La Prisgiona. La torre centrale svetta in posizione più elevata rispetto ai resti degli altri edifici, che costituiscono un complesso “a thòlos”; attorno al mastio si trovano altre due torri e un bastione che delimitano un cortile centrale. A margine ci sono poi le mura più basse di altri edifici, che costituivano i basamenti delle capanne di un’antico villaggio. Gli storici stimano che qui si trovassero circa cento capanne; questo numero è considerevole e costituisce una rarità in tutta la Gallura.

Nuraghe La Prisgiona
Il complesso nuragico
Percorso di accesso

Il percorso di visita ci consente di attraversare il perimetro delle capanne e di entrare all’interno del nuraghe principale; qui possiamo apprezzare la maestria con cui le pietre dell’edificio erano state accatastate.

Dentro al nuraghe

Sulle orme dei giganti

Dall’altro lato della strada, rispetto all’ingresso nel sito della Prisgiona, parte un piccolo sentiero tra la vegetazione; si tratta di un piacevole percorso che si snoda tra prati e radure e collega il villaggio nuragico ad un altro importante monumento archeologico. Com’è facile intuire, il nome del sentiero deriva dalla presenza di una vicina tomba dei giganti, quella di Coddu Vecciu; questa tra l’altro non è l’unica opera di questo genere situata in questa zona. Percorriamo il sentiero, soffermandoci in alcuni punti, per osservare i panorami che sia aprono tra le piante. La vista è notevole, in direzione di Arzachena e delle colline che la circondano; di fronte ai nostri occhi si alternano verdissimi paesaggi naturali e rurali. Dopo circa un quarto d’ora di marcia, raggiungiamo il sito di Coddu Vecciu.

Panorami lungo il percorso
Le coltivazioni

La Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu

Quella di davanti ai nostri occhi è sicuramente una delle tombe dei giganti meglio conservate di tutta la Sardegna!

Tomba dei giganti di Coddu Vecchiu

Risalente all’età del bronzo, intorno al 1800 a.C., inizialmente comprendeva una tomba a galleria a cui qualche tempo dopo venne aggiunta l’esedra, ovvero la stele centrale con i due bracci laterali a forma di semicerchio, tutti in granito locale. La stele al centro del monumento è la più imponente tra quelle rinvenute in Sardegna, con oltre 4 metri di altezza ed è costituita da due blocchi incastrati, presenta una cornice scolpita in rilievo e una porticina alla base (probabilmente simbolica, per il passaggio dell’anima del defunto, o utilizzata per piccole offerte). Possiamo così ammirare la disposizione ad arco delle pietre di facciata infisse nel terreno; dietro la stele principale, si trova il lungo corridoio e la struttura che racchiude le celle funerarie, praticamente integri. Il sentiero attorno al monumento ci permette di osservare l’opera da più angolazioni, e d’immergerci nell’antico passato della Sardegna.

Vista laterale della tomba
Il sito archeologico di Coddu Vecchiu

L'Autore

Esploratore e scopritore nell'isola di Sardegna. Autore del blog Sardinia 4 Emotions, per condividere emozioni ed esperienze vissute in questa magica isola.