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Sinis, la gita nel tempo

Tharros, spiaggia e fortificazioni

Oggi partiamo per una nuova gita, nell’ovest della Sardegna, per esplorare la penisola del Sinis. Non si tratterà di un semplice viaggio, ma di un percorso nel tempo attraverso i millenni, per scoprire che il Sinis è Arte, Storia, Natura e Divertimento!

1- Monte Prama (Google Maps)
2- Tharros (Google Maps)
3- Cabras (Google Maps)
4- San Salvatore (Google Maps)
5- Is Arutas (Google Maps)
6- San Giovanni (Google Maps)

Arte nella penisola del Sinis

Il nostro viaggio parte da circa 3000 anni fa, quando nell’area di Mont’e Prama vennero create le enormi statue in pietra, da cui il nome di “giganti di Mont’e Prama”, raffiguranti guerrieri, pugilatori, arcieri, tutti caratterizzati da grandi occhi rotondi e lineamenti marcati.
Sebbene la loro età non sia stata stabilita con esattezza, questi monumenti sono considerati tra le prime rappresentazioni umane a tutto tondo rinvenute nel bacino del Mediterraneo, probabilmente come opere funebri dedicate all’aristocrazia guerriera. Il loro numero esatto risulta ancora sconosciuto, e da recenti scavi sono emersi nuovi reperti.
Il Museo Civico della vicina Cabras ospita una sezione dedicata a questo ritrovamento.

Storia…

Anche nei secoli successivi, la penisola del Sinis è stata teatro di importanti eventi; nell’VIII secolo a.C. I Fenici fondarono la colonia di Tharros, in seguito conquistata da Cartaginesi e Romani. Porto di grande importanza strategica e commerciale nell’antichità, le rovine della città mostrano ancora oggi segni del glorioso passato; dai resti, sono ben riconoscibili le antiche strutture: ville romane, antiche strade o terme.

Tharros è un tuffo nel mondo antico, con un’incantevole vista sul golfo di Oristano e sulla vicina torre di San Giovanni, costruita dagli Spagnoli alla fine del XVI secolo, alla sommità del promontorio della penisola.

Sempre nel vicino museo di Cabras è possibile osservare i reperti di varie epoche rinvenuti a Tharros, tesori d’arte e oggetti di vita quotidiana.

Natura…

Il nostro vagare attraverso i secoli ci porta a San Salvatore di Sinis; si tratta di un piccolo paese di origine medievale, costituito in gran parte da abitazioni rurali del XVII secolo.

Qui è facile immaginare scene di vita campestre e l’ambiente estremamente evocativo ha fatto sì che il borgo venisse utilizzato, negli anni sessanta e settanta, per girare numerosi film western.

San Salvatore sorge non lontano dallo stagno di Cabras, una delle più interessanti aree della umide della Sardegna, per estensione e biodiversità. Il luogo ospita infatti numerose specie selvatiche, tra cui il celebre fenicottero rosa.

Divertimento…

Il viaggio nel tempo si conclude ai giorni nostri, portandoci ad assaporare divertimento e relax sulle spiagge: dalle bianchissime distese di granelli di quarzo di Is Arutas, ai coreografici anfratti nei pressi di San Giovanni… La penisola del Sinis sa sempre donare gradite emozioni!