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Basilica di Santa Giusta, capolavoro romanico

La Basilica di Santa Giusta, Oristano

Oggi visiteremo Santa Giusta, piccolo comune in provincia di Oristano, in cui si trova una stupenda basilica romanica.

Il paese di Santa Giusta sorge sulle rive dell’omonimo stagno, in un ambiente lacustre comune in queste zone e che ci ricorda da vicino i paesaggi di Cabras.

I primi insediamenti risalgono all’antichità, in epoca fenicia e poi romana qui sorgeva infatti la città di Othoca.
In questo luogo, al tempo dei Romani, le sante Giusta, Giustina ed Enedina subirono il martirio.
Nel medioevo la comunità locale costruì un’imponente chiesa romanica, dedicandola proprio a Santa Giusta. Attorno all’edificio religioso, che assunse il ruolo di cattedrale, si sviluppò il centro abitato medievale.

La basilica

Quando raggiungiamo il paese e percorriamo le sue strade ci troviamo in piena pianura. Proprio per questo motivo, nel momento in cui raggiungiamo la basilica restiamo particolarmente colpiti: l’edificio, già di per sé maestoso, viene messo in risalto dalla sua posizione, al di sopra di un poggio.
Un’ampia scalinata risale il pendio, dalla piazza sottostante, e ci conduce al piazzale attorno alla chiesa.

Da qui possiamo ammirare le forme eleganti ed equilibrate dell’antica basilica. La costruzione dell’edificio iniziò alla fine dell’XI secolo, fatta eccezione per la torre campanaria; sebbene l’aspetto del campanile risulti pienamente in armonia con il resto della chiesa, si tratta di una ricostruzione molto più recente (XX secolo). La facciata, abbellita da una bella trifora centrale, presenta alcuni elementi non comuni nel romanico Sardo. In particolare, le due colonne laterali, l’architrave marmoreo che sovrasta il portale e le sue decorazioni sono estremamente caratteristici; vediamo due sculture raffiguranti un leone e una leonessa nell’atto di catturare dei cervi, senza però sbranarli.

Percorrendo il piazzale attorno alla basilica, si può ammirare la costruzione da più angolazioni, senza che mai si perda il senso d’imponenza.

Gli interni

La chiesa presenta all’interno una pianta a tre navate. Le tonalità chiare della pietra fanno sì che l’ambiente si mostri discretamente luminoso, nonostante le dimensioni contenute delle finestre.
Le arcate poggiano su colonne marmoree di stile unico: ogni colonna presenta uno stile e un capitello di tipo differente! Questo perché non si tratta di colonne realizzate appositamente per la basilica, ma recuperate dai resti della città romana e riutilizzate.

Sulla destra troviamo delle cappelle laterali abbellite da affreschi, contenenti un altare e sculture lignee.

La cripta

A destra dell’altare principale si trova una scala che scende al di sotto del presbiterio, nella cripta. Quest’ambiente rappresenta un ulteriore elemento di unicità della basilica, nel panorama sardo: l’atmosfera che si respira è densa di spiritualità. Tra le colonne che sorreggono le volte a crociera si scorge un altare e un reliquiario.
Qui, secondo la tradizione, si conservano i resti delle tre Sante: Giusta, Giustina ed Enedina. Le tre persone sono anche raffigurate in un’immagine di epoca moderna presente su una parete laterale (non si tratta di un’antico quadro, ma di una stampa moderna).